domenica 4 novembre 2018

L'OSTETRICA ASSASSINA

Oggi è il 26/06/2006 ed è nata la mia sorellina. È un momento che aspettavo da tanto. Io e i miei nonni siamo andati all'ospedale per vedere Giulia. La mia sorellina è una bambina molto vivace e abbastanza grossettina. Io però me ne devo andare perché si era fatto tardi, e mia mamma e mia sorella devono riposare; inoltre io domani devo andare a scuola. Finita la scuola, i miei nonni mi vengono a prendere per andare all'ospedale. È da tutta la giornata che penso, che dopo la scuola andrò all'ospedale. Stiamo per arrivare, mia nonna riceve una chiamata, è mia mamma.
Mia mamma è preoccupata e parla sempre singhiozzando. Mia nonna non capisce cosa vuole dire, quindi le chiede: "Cosa c’è? Mi stai facendo preoccupare". Mia mamma sconvolta, ma nello stesso tempo piangendo dice: "È scomparsa Giulia!". Arrivati, mia nonna chiede: ”Ma per caso, l’hai lasciata sola per un po’?”
“No“, risponde mia mamma, "l’ho lasciata soltanto un minuto, per andare al bagno. Appena sono tornata Giulia non c’era più. Ho chiesto se qualcuno è entrato nella stanza ma nessuno sapeva niente.
Ho parlato con l’ostetrica e lei, con uno sguardo sospetto mi ha detto:
"Ma io ho che ne so, mica sono sua madre!".
Io ho notato che il suo camice era tutto sporco di sangue e le ho chiesto il perché. Lei non sapeva cosa dire, ha girato i tacchi e se ne è andata. Io senza farmi vedere, lo seguita. Lei è andata in una stanza segreta, ha aperto la porta e io ho visto tutti i cadaveri che lei aveva ucciso, tra i quali c’era Giulia. Io mi sono messa a piangere e l’ostetrica sentendo il mio pianto, si è girata, mi ha visto ed ha aperto la bocca."
Sono passati due giorni, mia mamma e mia sorella non si sono fatte più vedere.
GIOIA P.

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