Tratto dal Corriere del Mezzogiorno17/03/2012
La caritas :non ci sono alloggi per gli immigrati
BRINDISI -
Sarebbe anche possibile collocare in abitazioni private i circa quaranta
immigrati in esubero, rispetto ai posti disponibili nella tendopoli che li ospiterà
durante i lavori di adeguamento del dormitorio della Caritas. Se solo i
brindisini si fidassero di affittare loro qualche appartamento. Cosa che appare
difficile se non impossibile, al momento. I 120 ragazzi africani che
frequentano il centro di via Provinciale per San Vito saranno spostati a breve
in una tendopoli temporanea, da allestire nel campo di calcio dell’ex caserma
dei vigili del fuoco, ma sono solo 90 i posti a disposizione; alla riapertura
del dormitorio, prevista dopo appena due mesi, i posti disponibili saranno 80.
«Ci sono alcuni dei nostri ragazzi — ha spiegato il direttore della Caritas,
Rino Romano — che volentieri affitterebbero una casa per condividerla con i
compagni: lavorano e sono indipendenti. Tuttavia c’è una tale diffidenza nei
loro confronti che non consente di raggiungere l’autonomia di cui invece sono
capaci, anche economicamente». Quello di Romano non è un intervento polemico ma
piuttosto un’amara verità che purtroppo spinge gli immigrati a restare nel
centro.
Quella della
tendopoli è invece la soluzione temporanea giusta anche secondo Romano che,
insieme al presidente onorario della Caritas Bruno Mitrugno, ha lavorato in
questi anni per chiedere l’adeguamento del dormitorio le cui condizioni sono
precarie sia dal punto di vista igienico sia da quello umano, al punto che il
commissario prefettizio Bruno Pezzuto, a maggio, decise di sgomberarlo con
un’ordinanza che l’attuale sindaco Mimmo Consales ha scelto di non eseguire per
evitare problemi di ordine pubblico. Il Comune sta studiando, insieme ai
tecnici dei vigili del fuoco, la collocazione di tende nello spazio messo a
disposizione da questi ultimi mentre gli uffici legali stanno preparando una
convenzione per l’uso gratuito dell’area nei due mesi necessari a sistemare il
dormitorio. Con gli 85mila euro stanziati dall’amministrazione comunale saranno
rifatti gli impianti idrico e fognario e sistemati nuovi arredi per 80 ospiti.
«Per il futuro vedremo come organizzarci, anche in previsione del completamento
della struttura per gli immigrati a Tuturano — ha precisato Romano — ma credo
che, in questo momento, la scelta di una tendopoli temporanea sia l’unica
realmente praticabile. Sono certo che i nostri ragazzi riusciranno ad adattarsi
per un paio di mesi, senza alcun problema». Sulla questione del controllo, o
meglio del mancato controllo lamentato dal sindaco da parte della questura a
cui sarebbe stato chiesto di fornire dati ed identità degli ospiti, Romano non
ha dubbi. «Da qualche settimana non ci è stato assegnato alcun altro ospite —
ha concluso il direttore della Caritas — ma quello del controllo è un problema
che devono garantire altri. È innegabile che in questi anni abbiamo dovuto fare
tutto da soli. Speriamo che adesso cambi qualcosa, non solo a parole».
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