Una notte verso l'una mi sono svegliato per andare in bagno e nella vasca ho visto una bambola con il coltello in mano, era senza un occhio. Mi sono messo a urlare “Aiuto, aiuto”. I miei genitori si sono svegliati e siamo andati in bagno a vedere ma la bambola non c'era più. I miei genitori mi hanno accompagnato a letto.
Dopo un po’ ho sentito un rumore di porta, ho acceso la luce e ho visto a terra schizzi di sangue che arrivavano nella camera dei miei genitori. Ho seguito gli schizzi, ho aperto la porta della camera, ho visto i miei genitori morti. Subito ho chiamato la polizia, gli ho raccontato tutto, ma loro vedevano che tutto era tranquillo.
Per la paura sono andato dai miei nonni e la bambola con il coltello mi rincorreva. Urlavo, urlavo ma nessuno mi sentiva. Arrivando a casa dei nonni, li ho svegliati e mi sono messo a dormire con mia nonna.
Mia nonna sul tetto della sua camera aveva una vetrata, la bambola si è affacciata e si è messa a ridere con i denti che gli sanguinavano, poi ha spaccato la vetrata con il coltello. Io ho cercato di svegliare i miei nonni ma questi non si svegliavano perché erano stati avvelenati. Io sono scappato in cantina ma la bambola continuava a corrermi dietro.
Ho trovato due coltelli e glieli ho conficcati nel petto. La bambola ha emesso un grido fortissimo ed è caduta a terra stremata. E mi sono addormentato.
Al mio risveglio ho visto i miei genitori che parlavano con i miei nonni tranquillamente. Era stato solo un bruttissimo incubo.
DAVIDE V.
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