In una casa vicino alla riva del lago, viveva la famiglia Purple. C’erano tre sorelle: Cappuccetto Ghiotto, Cappuccetto Stanco, Cappuccetto Furbo.
La mamma doveva mandare alla nonna un cesto di fiori e cioccolatini, allora chiese a Cappuccetto Ghiotto se poteva andare dalla nonna a lasciarglielo. Così la fanciulla si mise in cammino; superato il lago si mangiò una decina di cioccolatini e proseguì.
Nel cammino incontrò Hansel e Gretel che erano molto affamati quindi Cappuccetto Ghiotto gli diede gli ultimi tre cioccolatini. Disperata tornò a casa; quando la mamma la vide la rimproverò.
Così decise di mettere una bella coperta di lana nel cesto da portare alla nonna e fece incamminare l’altra figlia, Cappuccetto Stanco.
Ma lei, superato il lago e il bosco, si appisolò su un tronco sporcando tutta la coperta di terra e foglie; quando si svegliò, presa dal panico mentre correva dalla mamma, inciampò in un sasso sporcandosi tutti i vestiti di fango. Arrivò finalmente a casa, però appena la mamma la vide, la rimproverò e la mandò in camera sua.
La mamma disperata mise nel cesto una torta alla marmellata e sostituì i fiori sporchi con una vestaglia e un cappello di lana, chiamò l’ultima figlia nella speranza che il cestino arrivasse salvo dalla nonna.
Cappuccetto Furbo si mise in cammino, superò il lago e il bosco e il cestino era ancora salvo, arrivata davanti alla casa della nonna le venne un’idea, si travestì da cameriera. Bussò e la nonna rispose: "Chi è?" e la cameriera (!) rispose: "Sono io, Rosina; signora le ho preparato una bella torta alla marmellata".
La nonna la fece entrare. La fanciulla sapeva che la nonna nascondeva un tesoro dentro l’armadio, quindi mise un sonnifero dentro la torta e quando la vecchina la addentò, cadde in un sonno profondo.
Preso il tesoro, Cappuccetto Furbo scappò a casa. Appena arrivata, la mamma le chiese cosa ci fosse dentro il cesto, lei rispose che c’erano un miliardo di monete d’oro.
La mamma non si arrabbiò, anzi per due mesi la famiglia Purple fece banchetti e feste di grande lusso.
di Alessandra C.
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