sabato 20 ottobre 2012

Potere nero

Corriere della sera
POTERE NERO? SETTIMO NERO,IL <<PROTO OBAMA>> IL SOGNO AMERICANO GUARDA  A DUE MILA ANNI FA   
                            Dal 2008, l’anno dell’elezione di Obama, il suo primo presidente nero, l’America ha un motivo in più per identificarsi nell’antica Roma. L’Impero romano, il più multirazziale e multiculturale della storia, ebbe infatti il proto Obama in Settimio Severo, il suo primo imperatore nero. Conquistato il potere con le armi nel 193, questo generale libico, nato a Leptis Magna nel 146, un protetto di Marco Aurelio, sposato a una siriana, inaugurò una nuova dinastia, la prima di colore della romanità. Nella moneta aurea che lo ritrae con la moglie e i due figli, diversamente dai loro il suo volto è bronzeo. Settimio Severo non era un democratico alla Obama, instaurò una dittatura militare. Ma Caracalla, il primogenito suo successore, estese la cittadinanza a tutti gli «ingenui» o uomini liberi di un impero che comprendeva un terzo del mondo conosciuto.
È probabile che la mostra sulla grandezza dell’antica Roma fornisca all’America altre ragioni per rivendicarne l’eredità. Le differenze tra le due civiltà sono notevoli. L’Impero romano fu frutto di conquiste, ossia delle armi (la «hard power»), quello americano, che non si è mai dichiarato tale, è frutto della supremazia globale della sua finanza e delle sue tecnologie, la «soft power». Al proprio interno, Roma fu sempre classista, con una rigida divisione prima tra i due «ordini» senatoriale ed equestre e i plebei, poi tra gli «honestiores» e gli «humiliores». Ma non fu quasi mai razzista, mentre l’America è l’esatto contrario. I governanti di Roma parlavano due lingue, il latino e il greco, le lingue dell’intellighenzia, ma in America sono i governati, le minoranze etniche, a parlarne due, la propria e l’inglese, le lingue di milioni di immigrati.  Roma caput mundi  Ennio Caretto   9 ottobre 2012.

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