C'era chi parlava che fosse stata rapita,chi fosse stata uccisa e chi fosse scappata di casa.
Passavano settimane e la polizia non trovava tracce di questa bambina,io mi ero incuriosito di questo fatto strano, perché di solito la polizia di Hidden Ville é molto brava nel suo mestiere e quindi mi feci coraggio e andai in quella foresta.
La bambina portava con sé una collanina a forma di cuore che conteneva una foto di se stessa e mi ricordai che tempo prima comprai un metal detector e quindi me lo portai.
Poi mi portai anche carta e penna per documentare sul posto e mi misi sulle tracce di questa bambina.
Nella foresta non c'erano solo alberi ma molte case vecchie e abbandonate.
Entrai in una di queste case e non c'era nulla e allora uscii e notai che non c'era solo quella casa ma molte altre, vidi l'orario e vidi che si era fatto tardi e decisi di tornare a casa.
Quando tornai accesi subito la TV e cambiai canale.
Il telegiornale parlava di due bambini di 7 anni scomparsi e mi preoccupai molto.
La polizia pensava che era stata una sola persona a rapire i tre bambini.
Il giorno dopo mi preparai di nuovo per andare in quel bosco maledetto,quel giorno c'era molta nebbia ,mi recai in quella casa abbandonata e notai un quadro di una donna con la stessa collanina della bambina scomparsa quindi presi il metal detector e cercai questa collanina.
Vidi una cantina e nel mentre il metal detector cominciò a suonare , così trovai la collanina;dopo uscii e sentii un bambino che piangeva,non riuscivo a capire da dove provenisse finché non vidi una figura oscura tra la nebbia.
Corsi verso casa ma la foresta sembrava infinita ,il tizio cominciò a seguirmi finché non vidi i tre corpi dei bambini scomparsi senza vita .
Il tizio mi lanció un coltello e mi colpì alla gamba ,riuscii in tempo a chiamare la polizia che arrivò subito e spararono all'assassino dei tre bambini.
Subito dopo mi portarono in ospedale ,io me la cavai ma per i tre bambini non c'era nulla da fare.
Tornai a casa e continuai la mia vita felice ma con un ricordo agghiacciante che non scorderò mai.
GIUSEPPE L.
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