domenica 28 ottobre 2018

FUGA DALLA MORTE

Era una notte del 1990. Io e il mio amico Tomas stavano tornando da una festa quando da nata strada spuntò una bambina con dei lunghi capelli neri davanti al viso. Subito ho spento la macchina e siamo scesi con una torcia. Ci siamo avvicinati e tutto ad un tratto la bambina saltò addosso a Tomas e lo iniziò a pugnalare con un coltello. Subito corsi verso la macchina, l'accesi e feci retro marcia però i freni non so perché non funzionavano e andai a sbattere contro un albero. Uscii dalla macchina con una ferita alla gamba e un braccio lesionato. Iniziai a correre in mezzo a gli alberi però neanche dopo pochi metri mi apparve la bambina dietro le spalle; cercai di chiamare soccorso però inciampai e mi cadde il telefono, non potevo più tornare indietro. Poi mi accorsi che la bambina non mi seguiva più, mi fermai dieci minuti e iniziai a cercare qualche forma di vita ma non c'era nessuno. 
Vidi una baita con una famiglia composta da due figlie, padre, madre e un cane. Gli raccontai tutto ma mi presero per pazzo. Chiesi loro se potevo dormire per una notte li, mi dissero di sì. Mi svegliai l'indomani mattina con dei dolori al braccio e alla gamba. Per fortuna una delle due figlie era una infermiera, mi bendò la gamba e mi diede un antidolorifico. 
Verso ora di pranzo lasciai la baita e mi feci accompagnare dove era morto il mio amico Tomas: non c'era più nulla. Andai pochi metri più indietro e non c'era più neanche la macchina, quindi decisi di rimanere lì fino alla notte. Il signore della baita mi diede un pugnale.
Erano le 22:30, in lontananza vidi una bambina, mi avvicinai ed era la bambina che avevo visto la sera prima. Mi avvicinai lentamente e lei si mise a cantare; quando fui vicino le tirai il pugnale e lei morì. 
Così vendicai il mio amico Tomas.
CRISTIAN T.

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